I TRIBUNALE DI FERMO STRALCIA 2 MILIONI DI EURO!

Il decreto di omologa del tribunale di Fermo entra di diritto tra le procedure con il maggior risparmio per un’ impresa agricola soggetta a sovraindebitamento. L’impresa padana aveva accumulato negli anni un ammontare del debito superiore a 2,5 milioni di euro verso diversi soggetti: Equitalia, banche, consorzi e fornitori. Dopo un’attenta analisi è stato possibile […]

Il decreto di omologa del tribunale di Fermo entra di diritto tra le procedure con il maggior risparmio per un’ impresa agricola soggetta a sovraindebitamento.

L’impresa padana aveva accumulato negli anni un ammontare del debito superiore a 2,5 milioni di euro verso diversi soggetti: Equitalia, banche, consorzi e fornitori.

Dopo un’attenta analisi è stato possibile individuare un piano di rientro che ha permesso alla società di risparmiare oltre 2 milioni di euro con uno stralcio del 75%  dell’ammontare del debito.

Il piano è stato redatto tenendo presenti quali fossero i creditori privilegiati, i debiti non stralciabili e caratteristiche perchè l’azienda potesse continuare a lavorare. In tal senso è stata concessa all’azienda anche la moratoria di 12 mesi prevista dalla legge 3/2012. Il piano di rientro è quindi partito con un anno di ritardo rispetto alla sentenza consentendo quindi all’impresa di avere del tempo a disposizione per riprendere la propria attività. 

Di seguito i dettagli:

DURATA COMPLESSIVA DELLA PROCEDURA: 9 MESI (un processo civile dura in media 3 anni e la fase esecutiva nei confronti del debitore che si vedrà arrivare pignoramenti e precetti si protrae in media per 2/3 anni).

1) GIUDICE CHE HA OMOLOGATO IL PIANO DIRISTRUTTURAZIONE DEL DEBITO : Tribunale di Fermo

2) RICORRENTE: Impresa Agricola

3) ESPOSIZIONE DEBITORIA: € 2.576.035,00

4) CREDITORI: Equitalia, Banche, Consorzi Agrari 

PIANO DI RISTRUTTURAZIONE DEL DEBITO PRESENTATO:

1)Saldo e stralcio della posizione debitoria ad € 481. 441,60 a fronte di un debito originario di € 2.576.035,00 (si è dunque operato un taglio netto del debito pari a circa € 2.094.593,40) così articolato:

Pagamento integrale: 

  • 1) dei creditori in prededuzione
  • 2) dell’IVA e delle ritenute operate (che non possono essere tagliate, ma solo dilazionate);

Pagamenti così rateizzati:

  •  il pagamento al 73% del debito verso un istituto di credito;
  • il pagamento al 18% del locale Consorzio Agrario per un credito oggetto di contenzioso civile, con pagamento entro un anno dall’omologa;
  • il pagamento al 10% degli altri creditori privilegiati con pagamento entro un anno dall’omologa;
  •  il pagamento al 5% dei creditori chirografari entro il mese di giugno del 2017, con crediti futuri (incasso dei contributi PAC dell’anno 2016).

Con la procedura di sovra indebitamento si è dunque proceduto ad un taglio netto del debito originario del 75%.

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